Viaggi – In questo momento storico così travagliato tornare a parlare di viaggi appare ancora strano, ma sicuramente irresisitibile e affascinante, visti i due anni di stop che hanno colpito il comparto turistico. Restrizioni, pass, tamponi, certificazioni, rendono – soprattutto il viaggio estero – un momento ansiogeno che non tutti hanno ancora voglia di sostenere.
Tuttavia, rimonta nelle persone la voglia di tornare in giro, di scoprire nuovi luoghi, di mettersi alle spalle la pandemia e risalire a bordo di un aereo o di una nave da crociera, per raggiungere le agognate mete.
Tra queste – oltre alle capitali europee, favorite da un costo piuttosto accessibile dei biglietti e dai prezzi degli hotel competitivi rispetto al pre Covid – spicca l’immenso arenile del Mar Rosso, baciato tutto l’anno da un sole caldo e lambito da acque costiere tiepide e cristalline.
Da Taba a Berenice, passando per Marsa Alam, El Quesir e Hurghada, l’Egitto sarà pronto da novembre, salvo ripensamenti dell’ultim’ora, a riaccogliere gli Italiani sulle sue luminose spiagge.
La perla del Mar Rosso è sicuramente Sharm El Sheikh, che già da mesi ha riacceso i motori, attirando il turismo internazionale, in attesa della riapertura del mercato italiano, ben visto sia dagli operatori turistici del Sinai che dalle popolazioni locali.
Nonostante una certa freddezza tra Italia e Egitto, dovuta ai casi Regeni prima e Zaky ora, tra i due popoli c’è un forte legame storico e sociale, cementato da rispetto e generosa ospitalità; in barba agli atteggiamenti deplorevoli delle autorità egiziane e alle incomprensibili cautele delle rappresentanze italiane.
Si aprano dunque le danze, si riaccendano quindi i riflettori su una delle destinazioni più popolari tra i viaggiatori nostrani.
Il Mar Rosso è nuovamente pronto a stupirci, con i suoi resort fantasmagorici, le immense piscine lagunari e le camere degne di uno sceicco.
La fa da padrone ovviamente il mare, incantevolmente vivo, soprannominato dagli Egiziani l’acquario di Allah per la varietà dei suoi colori e per la barriera corallina pullulante di vita sottomarina. Un’acqua trasparente e calda in grado di regalare sempre incontri particolari.
Uno di questi possibili incontri è appunto con il dugongo, un mammifero di colore grigio chiaro che è possibile avvistare anche facendo semplicemente snorkelling. Purtroppo questo simpatico animale che può raggiungere i tre metri di lunghezza e i 500 chili di peso, è in via d’estinzione a causa di una indiscriminata caccia e alla scarsa attenzione di alcuni turisti che entrano in acqua senza rispetto, disturbando il placido mammifero.
Ma Sharm non è solo mare, ma anche deserto con escursioni in cammello o in sella a modernissimi quad. Il deserto del Sinai attrae migliaia di turisti desiderosi di avventurarsi nelle sue distese di sabbia, a contatto con la sua natura selvaggia, i suoi paesaggi sorprendenti e le sue insidie da affrontare preferibilmente accompagnati dai beduini, esperti conoscitori del deserto e dei suoi pericoli. Un tè dolce alla menta accompagnato da un dolcino al miele rappresenta il giusto ristoro dopo un’avventurosa giornata.
Proseguendo nel deserto, si potrebbe giungere ai piedi del Monte Horeb, luogo in cui Mosè parlò con Dio ricevendo i Comandamenti. Qui sorge il Monastero di Santa Caterina, dal quale si dipana una mulattiera che conduce in tre ore al monte di Mosè, un luogo sacro per tutte e tre le religioni monoteiste. Ciò conferisce al sito un’atmosfera mistica davvero unica.
E la notte che si fa? La night life di Sharm, restrizioni Covid permettendo, è davvero sfolgorante; Naama Bay tra palme e neon, luci e bar, discoteche e lounge, attira tutti gli amanti della movida che termina soltanto alle prime luci dell’alba. Tra grandi discoteche e innumerevoli localini si trascorre la notte a Sharm e, per chi non si accontenta, al centro commerciale Soho Square di Sharm el Sheikh, è possibile perfino pattinare sul ghiaccio!
Ci vediamo a Sharm allora!