Anonymous e la cyber guerra alla Russia. Gli hacker del gruppo Anonymous è ufficialmente in cyber guerra con il governo russo
Si sono schierati apertamente sin da subito gli hacker del gruppo Anonymous: “Il collettivo Anonymous è ufficialmente in cyber guerra con il governo russo”, hanno twittato qualche giorno fa dal loro profilo Twitter ufficiale. E questo solo dopo aver messo in atto già una serie di hackeraggi che hanno inflitto pesanti colpi alla Russia.
Un esempio? Hanno fermato i treni che portavano le truppe di Putin al confine con l’Ucraina entrando nel portale della compagnia ferroviaria bielorussa. Per ripristinare i collegamenti ferroviari sono stati costretti a riattivare il sistema manuale in disuso ormai da anni.
Sono entrati nel sistema della storica agenzia di stampa russa, la Tass, rendendo pubblico l’elenco delle perdite “delle Forza Armate della Federazione russa: 4300 uomini, 27 aerei, 26 elicotteri, 143 carri armati”, chiaramente censurato da Mosca.
Ma la lista continua. Nei giorni scorsi sono arrivati in televisione, prima facendo trasmettere ai canali nazionali russi gli inni nazionalisti ucraini e poi trasmettendo le immagini degli assalti ai civili. Ogni ora si moltiplicano le notizie sulle infrastrutture “bucate”: banche, aziende di energia e petrolio, persino il colosso Gazprom, al cui interno sarebbero riusciti a far scoppiare un incendio.
Ancora, i militanti hanno mandato offline il sito del Governo e del Ministero della Difesa di Mosca e dell’agenzia spaziale Roscomos, diffondendone i database. E hanno anche pubblicato la mappa delle operazioni per l’invasione dell’Ucraina, mostrando al mondo che l’attacco era stato deciso già lo scorso 18 gennaio.
Anonymous ha anche attaccato i siti dei colossi energetici Gazprom e Lukoil, oltre ad aver reso irraggiungibili le testate e le agenzie di stampa di Mosca, ree di aver diffuso fake news, propaganda di regime e nascosto gli orrori della guerra che si sta consumando nello stato vicino.
Che cos’è Anonymous?
Citando Wikipedia, Anonymous è un movimento decentralizzato di hacktivismo che agisce in modo coordinato per perseguire un obiettivo concordato. Ampiamente noto per vari attacchi informatici contro varie società, istituzioni governative e la Chiesa di Scientology.
Il movimento, nato nel 2003, si ispira alla pratica della pubblicazione anonima di immagini e commenti su internet e più in generale su web. Il concetto, inteso come “identità condivisa”, si è sviluppato nell’imageboard di lingua inglese 4chan dove il nickname “Anonymous” veniva assegnato ai visitatori che commentavano senza identificarsi.
Gli utenti delle imageboard, dedicate soprattutto agli anime e ai manga, cominciarono ad identificare Anonymous con una persona reale. Con il crescere della popolarità delle azioni dei frequentatori di 4chan si diffuse il meme di un collettivo di individui senza nome in lotta contro ingiustizie e poteri forti.
Il simbolo del gruppo è la maschera di Guy Fawkes, tornata di moda grazie al fumetto e al film “V per Vendetta” e di cui si sono impossessati tanti movimenti nati in rete. Non esiste un’entità precisa, dunque: chiunque può farne parte, a patto di averne le capacità tecniche e informatiche e di seguire i valori che hanno portato alla sua nascita. Gli hacktivisti senza volto di tutto il mondo si attivano grazie ad appelli sul web e il dark web, su social network, board come 4chan e forum.
La cyber guerra di Anonymous contro la Russia continua
Quelle di cui si è parlato sono solo alcune della azioni già messe in atto dal gruppo. Ma, con ogni probabilità, l’operato contro la Russia di Anonymous dovrebbe continuare. L’operazione contro Mosca, definita OpRussia, prevede cyber attacchi continui a siti istituzionali e commerciali del Paese guidato da Vladimir Putin. Ed è stato lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky a chiedere ad Anonymous di intervenire.
Di fatto, anche se è improbabile che le azioni di Anonymous possano in qualche modo influenzare gli sviluppi dell’invasione dell’Ucraina o modificare le tattiche di attacco della Russia, la pubblicazione di dati militari e altre informazioni riservate potrebbe avere un’utilità nell’organizzazione della difesa ucraina.
Inoltre il fatto che Anonymous abbia attaccato e stia continuando ad attaccare i media russi potrebbe indebolire la macchina della propaganda di Putin, mostrando a una parte della popolazione russa contenuti che finora i media del paese non hanno mostrato, seguendo le indicazioni del governo.