E’ di nuovo Natale, un altro Natale, un Natale particolare anche quest’anno, sotto tono, sicuramente “migliore” rispetto a quello dell’anno passato… ma mi chiedo, nella mia follia visionaria come sarà quello prossimo…lo sapremo solo vivendo, recita una canzone, per cui vado avanti mi godo il momento. Anche in queste feste è importanti godersi ciò che si ha le certezze di oggi anche se la situazione è quella che è.
Sarà un Natale in quarantena per un milione e mezzo di italiani: tra loro tantissimi bambini e ragazzini con le loro famiglie, intere classi, centinaia di migliaia di giovani spesso asintomatici. Con il rischio, giudicato dagli addetti ai lavori molto alto, che stanchezza di ulteriori restrizioni, sottovalutazione delle conseguenze, scarso senso civico e l’impossibilità di controlli si traducano in un piccolo esercito di positivi o di loro contatti diretti che se ne va in giro diffondendo il virus in pranzi, cene, riunioni di familiari e amici, feste. Perciò la prudenza, anche in questa occasione, deve essere elevata cercando di farla convivere, cosa non facile come tutte le convivenze, con la spensieratezza e la gioia del momento. Il mio pensiero però oggi, che è natale, va anche alle persone che affrontano, in tale contesto, altre malattie e difficoltà sperando per loro maggiore serenità, tranquillità e fortuna per l’avvenire. Lo faccio, da queste colonne, come augurio in particolare ad una persona che conosco, che nel giro di un mese ha subito un collasso, ha avuto una notizia bruttissima, ha subito una operazione delicata ed ora deve solo riprendersi e ricominciare, non ha mai smesso, a vivere. In bocca lupo a lui e ai tanti che sono in condizioni critiche e brutte. Come vedete avrei voluto, come recita il titolo, parlarvi del Natale della gioia di viverlo, della sua bellezza e del suo fascino per i bambini e avrei voluto parlare del Natale dei ricordi, come titola una bellissima canzone un po’ datata di Enrico Ruggieri, ma il contesto è quello che è….
Nonostante tutto però buon Natale a tutti