Quando la poesia epura l’anima dal dolore, dall’amarezza, dalla rabbia… e li trasforma in strumenti di bellezza, in espressione lirica, altissima e irripetibile. La poesia si delinea simbolicamente come respiro dell’anima, che può trasformarsi anche in un percorso di liberazione e catarsi.

Nell’ambito delle attività previste per l’anno in corso, L’Archeoclub di Avellino, sotto la guida attenta e sapiente della Presidente Ilenia D’Oria, docente del Liceo Classico Pietro Colletta di Avellino, ha programmato la presentazione di Olena, sinossi poetica di Elena Opromolla, docente, scrittrice, Referente E.I.P. Italia Scuola Strumento di Pace e socia volontaria della Multimage, la Casa Editrice dei diritti umani che ha editato il testo.

L’autrice della sinossi si racconta in versi e libera energia psichica proveniente da alcuni ricordi, emozioni e sentimenti dolorosi e non. La poesia diventa così espressione creativa del sé: occasione di riflessione e di autoconoscenza. Essa si delinea come accesso privilegiato all’inconscio, così come indicato da Freud e per tale motivo il testo, al di là del suo valore intrinseco estetico e spirituale, può fungere da stimolo didattico per gli alunni della Scuola Media di Primo e Secondo grado per guidarli, durante l’adolescenza, all’introspezione e all’autoconoscenza.

L’evento, presentato dalla Professoressa Ilenia D’Oria e moderato da Gianluca Amatucci, giornalista, scrittore, si svolgerà sabato 30 novembre 2024 alle ore 17,30, presso Hope Via Episcopio, 1 Avellino.

Saranno presenti Eleonora Davide, giornalista scrittrice, Pellegrino Caruso, Prefatore del testo e docente del Convitto Nazionale ” Pietro Colletta” di Avellino e Raffaello De Maio, Studente del Liceo Classico Europeo Pietro Colletta.

La voce di Antonella Bolognese accarezzerà i versi ed il maestro Pietro Mariconda allieterà i presenti con le note del suo sassofono.

Elena Opromolla

2 pensiero su “L’Archeoclub di Avellino presenta Olena di Elena Opromolla Multimage Edizioni sabato 30 novembre 2024.”
  1. La poesia è, da sempre, la lingua dell’anima. Essa nasce nel punto di incontro tra il dolore e la bellezza, tra la profondità dell’esperienza umana e l’anelito verso il trascendente. Quando le parole si fanno lirica, diventano un veicolo per epurare l’anima dalle ombre della sofferenza, trasformandole in strumenti di riflessione e sublimazione. La poesia, in questo senso, si configura come un “respiro dell’anima”, un processo che ricorda la catarsi della tragedia greca: attraverso l’espressione del sé, ci liberiamo dalle scorie emotive che ci appesantiscono, per scoprire una nuova luce interiore.
    Questo potere liberatorio della poesia trova una sintesi perfetta nell’opera di Elena Opromolla, il cui Olena non è soltanto un viaggio personale nei recessi della memoria e dell’emozione, ma anche un invito universale alla consapevolezza di sé. Seguendo le orme della psicoanalisi freudiana, la poesia diventa un accesso privilegiato all’inconscio, un ponte tra il mondo interiore e quello esteriore, in grado di dare forma alle emozioni più sfuggenti.

    La presentazione di Olena, organizzata dall’Archeoclub di Avellino, non è solo un evento culturale: è una celebrazione della capacità umana di trasformare il dolore in arte e l’arte in educazione. La presenza di giovani studenti sottolinea il valore didattico della poesia, che, nel contesto scolastico, può diventare un potentissimo strumento per guidare gli adolescenti nell’esplorazione delle loro emozioni e nella costruzione di una propria identità.

    In un mondo spesso dominato dalla superficialità e dalla frenesia, la poesia ci ricorda l’importanza del silenzio e della profondità. Essa è una pratica di ascolto, un atto di creazione e un viaggio verso la libertà interiore. Olena si erge così come simbolo di una resistenza lirica al vuoto, un monito a riscoprire l’essenza dell’umano attraverso il linguaggio più universale che possediamo: quello della poesia.

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