Codice di sopravvivenza, tratto da Volti dal futuro edito dalla Multimage di Firenze, la casa editrice dei diritti umani, è un testo molto particolare che ci conduce fin dalla prime battute nella quotidianità lavorativa di un’insegnante all’indomani del primo lock down.
La drastica ed improvvisa chiusura delle scuole all’inizio di marzo 2020 e l’attivazione repentina della didattica a distanza hanno catapultato docenti, alunni e genitori di scuole di ogni ordine e grado, in una dimensione comunicativa esclusivamente digitale. Manuela Barbaro, attraverso i dialoghi inseriti in alcune chat, ha sapientemente evidenziato, come in un’istantanea, i risvolti problematici del nuovo modo di fare scuola, attraverso l’uso esclusivo delle nuove tecnologie. L’autrice conduce il lettore immediatamente dentro un nuovo tipo di relazione digitale in cui l’assenza della corporeità dell’altro comporta spesso il fraintendimento del messaggio tra il mittente ed il destinatario. Equivoci e disorientamento infatti hanno reso e rendono tuttora difficile e gravoso il ruolo di tutti gli interlocutori del processo educativo. Insegnanti, genitori ed alunni così si sono trovati coinvolti tutti in uno spasmo energetico ed attentivo non indifferente, per poter entrare in contatto, attraverso la strumentazione informatica. La didattica a distanza infine ha messo in evidenza l’esistenza di due tipologie di alunni, quelli muniti di strumentazione digitale e quelli sprovvisti, per ovvii motivi di disparità economica tra le parti. L’autrice, Manuela Barbaro, che è anche un’abile disegnatrice, ha curato l’immagine di copertina e le illustrazioni del testo.