Politica e dintorni – Nuovo fronte di tensione in Medio Oriente: missili ed accuse tra Israele e Libano, il conflitto rischia di allargarsi
Beirut, morte e distruzione dopo l’attacco di Israele, durante il blitz con il quale è stato ucciso il numero 1 di Hamas, sono rimasti coinvolti numerosi civili tra cui dei bambini.
motivo dell’attacco secondo le fonti israeliane era quello di vendicare i recenti attacchi terroristici compiuti dall’organizzazione terroristica nei confronti di Israele ultimo dei quali un attacco drone in cui sono rimasti uccisi 12 bambini.
La replica di Libano non si è fatta attendere infatti è comparso un murales nelle strade principali della capitale in cui viene pronunciata vendetta nei confronti di Israele per l’azione bellica degli scorsi giorni.
con la situazione della striscia di Gaza sempre più complicata a causa delle richieste dei rispettivi vertici israeliani e palestinesi non accettate dai rispettivi capi rischia di aprirsi un nuovo fronte di guerra che difficilmente vedrà la fine in tempi brevi.
a chiedere un cessato il fuoco e addirittura lo stesso popolo israeliano, il quale chiede a gran voce al premier Benjamin Netanyahu di porre fine alla ingiustificata violenza contro i coloni palestinesi e di trovare soluzioni idonee a al rilascio di rimanenti ostaggi all’indomani della tentato del 7 ottobre compiuto da Hamas.
La possibilità che i vari paesi arabi tra i quali Libano Iran e tanti altri, si coalizzino per dare la spallata decisiva al loro decennale nemico, approfittando anche della debolezza degli Stati Uniti i quali dopo aver visto ritirarsi dalla competizione elettorale l’attuale presidente Joe biden si trovano in un momento di crisi interna.
una soluzione va trovata possibilmente prima di novembre mise in cui verrà eletto il nuovo presidente degli Stati Uniti, e a seconda che sia Donald Trump o kamala Harris ci sarà una politica estera diversa.