Le immagini di sabato ci mostrano un Putin indebolito, ci si domanda se da parte della Brigata Wagner si tratti di rivolta o messinscena
Politica e dintorni – Russia, l’avanzare della Brigata Wagner guidata dal loro fondatore e leader Evgenij Viktorovič Prigožin ha fatto il giro del mondo, resta da decifrare il perché di questa azione.
Le prime fasi dell’accaduto hanno lasciato pensare che si trattasse di un tentativo di golpe nei confronti del Presidente russo Vladimir Putin, tentativo messo in atto a causa delle scelte sbagliate dello Zar relative all’invasione ucraina, gli errori commessi durante la pianificazione e la fase iniziale di un conflitto che si era prefigurato come una guerra lampo ed invece non vede una sua fine all’orizzonte.
Secondo i sostenitori di questa linea ad essere oggetto di mira de parte di Prigožin, che attualmente ha trovato asilo politico nella Bielorussa del filo-putiniano Luskashenko, sono i capi dell’Elìte militare russa, considerati i primi responsabili con le loro scelte fallimentari di quanto sta accadendo in Ucraina, ed il tentativo di rivolta avrebbe dovuto mettere pressione a Vladimir Putin per far si che i burocrati in questione fossero rimossi dal loro incarico, inoltre sempre più esperti mettono i dubbio l’autonomia delle scelte del Presidente, riconducendole ad imposizioni del Deep State.
Altri analisti non esitano a definire gli avvenimenti di sabato una pura mossa propagandistica da parte di Putin, il quale deve per forza di cose mettere in atto un piano per riabilitare la sua leadership ormai messa in discussione dall’esito negativo di quella che ha definito “operazione militare speciale”, attuata ai danni della nazione confinante, in Russia nonostante la maggioranza della popolazione si dichiari favorevole alla guerra una fetta di cittadini sempre crescente si sta ribellando alle scelte del Cremlino, in particolare le madri dei giovani militari caduti, feriti o fatti prigionieri nelle varie battaglie che si sono susseguite durante questi sedici mesi di combattimenti.
A stabilire la natura dell’azione da parte della Brigata Wagner e capire se si sia trattato di una rivolta o di una messinscena, quindi quale delle due tesi abbia prevalso o se ci sia un misto di verità delle due teorie sarà come sempre il tempo, una cosa però è sicura, l’esito del conflitto deciderà il destino politico di Putin e Zelensky.