Vestita di Rosso è la biografia di Iva Sarika, giovane ragazza proveniente dall’Albania che vive in Italia da
diversi anni con i suoi due figli.
Il libro parla di come Iva, nonostante la sua giovane età, abbia dovuto affrontare le numerose difficoltà che la
vita l’ha costretta a fronteggiare tra violenze, delusioni, tradimenti e sofferenze di ogni tipo. Ha sempre
trovato, però, la forza di rialzarsi e superare quei difficili momenti. Con la pubblicazione di questo libro,
avvenuta proprio agli inizi di quest’anno, Iva intende divulgare il suo messaggio a più persone possibili.
La storia.
Parlare di sé in maniera autobiografica non è per niente opera facile o scontata, a maggior ragione se
questo significa dare voce a violenze subìte, soprusi, delusioni e tradimenti. In questo libro che intendo porre
alla vostra attenzione di lettori, è proprio di violenza che si parla e Iva ne è stata e ne è una vittima, una tra le
tante di cui si sente sempre più parlare.
Scrivere un libro, mi confida Iva, è sempre il suo sogno, perché su un foglio di carta si sente libera di ‘buttare
fuori’ tutte le sue emozioni. Ha scelto di scrivere la sua biografia per inviare un messaggio a tutte quelle
donne che si trovano o si sono trovate nella sua situazione.
Dopo aver superato tutte le sue paure e insicurezze, oggi Iva ha trovato finalmente sé stessa, è riuscita a
superare e migliorare la sua vita e a realizzarsi.
Iva Sarika.
“Sono Iva, ho 27 anni e sono madre di due figli meravigliosi. Vivo in Italia da otto anni, sono di cittadinanza
albanese ma amo la terra italiana. Sono una ragazza piena di sogni, socievole, mi piace anche scrivere e
aiutare gli altri a fare nuove conoscenze”.
Inizia così il libro di Iva, con queste precise parole e frasi che ho riportato fedelmente. È disarmante la
semplicità con cui scrive e si racconta. È disarmante la semplicità con cui Iva riesca a scrivere le sofferenze
e i dolori provenienti da quelle violenze che ha subìto. Violenze che ha subìto da un uomo, il suo uomo,
l’uomo- marito, l’uomo-padre dei suoi figli. È disarmante la semplicità con cui Iva si riscatta da quelle
violenze.
Mi sono approcciata alla lettura di questo testo con molto rispetto per poi ritrovarmi ad essere seriamente
incavolata di dover apprendere ancora di storie di violenza e predominio di un uomo su una donna; stanca di
dover leggere del dolore di una donna a causa dell’arroganza di un uomo; stanca di ascoltare il grido di aiuto
di una donna mal trattata, umiliata e calpestata dalla superbia di un uomo.
Il testo racconta di tutte le difficili esperienze di Iva, entrando nei particolari di un rapporto malsano, basato
esclusivamente sulla volontà di dominio e subordinazione dell’uomo sulla donna. La sopraffazione subìta da
Iva diventa per lei un susseguirsi di shock che aumentano la svalorizzazione di sé in quanto donna, moglie e
madre. Ma Iva non si perderà mai d’animo, non soccomberà al suo carnefice e riuscirà a rivendicare la
propria liberazione anche grazie a questo suo libro, edito da Booksprint e pubblicato lo scorso gennaio.
Presto ritroveremo Iva Sarika con una intervista- dichiarazione in cui si racconterà.