“L’Orchipilenco e altre lune”, è un’antologia di racconti in rima scritti dall’artista visiva irpina Antonella Festa e pubblicato da edizioni Il Papavero. L’Orchipilenco, illustrato dall’autrice nel quadro riportato in copertina, è un essere quasi mitologico “metà uomo, metà… chissà cosa,” come scrive Gerardo Pepe, autore di edizioni Il Papavero premiato dalla scuola Holden e presentato per ben due volte al Premio Strega (2010 e 2014), che ha curato la prefazione del libro di Antonella Festa. Un essere che “rischia di passare per asociale, per misantropo, perché crede nella sincerità, nella ricerca di se stesso, nell’amore disinteressato, allontanandosi così dal coro, per appartenere a un’altra dimensione, come la luna, che diventa l’unica interlocutrice al suo sfogo solitario… che guarda da lontano, continuando imperturbabile il suo moto sempre uguale.” Qualcuno potrebbe obiettare che la storia dell’Orchipilenco sia un modo per raccontare se stessi nascondendosi dietro immagini surreali, ma è la stessa Antonella a chiarirci questo dubbio e con serenità ci suggerisce che l’Orchipilenco è sì autobiografico ma non racconta solo di una parte di lei, ma ci narra della parte in ombra di ognuno di noi, perché tutti, nessuno escluso, abbiamo, come la luna, una parte visibile e illuminata e un’altra nascosta, in ombra, l’unica differenza è che qualcuno ha il coraggio di guardare in faccia il proprio Orchipilenco e di affrontarlo, accettarlo e superarlo, altri no, continuano a credersi perfetti senza comprendere che proprio in questa presunzione risiede la loro imperfezione. “C’è chi giura che non l’ha mai conosciuto” scrive Antonella “e chi di lui ha sempre saputo, ma certamente nessuno è contento dell’Orchipilenco che nasconde dentro.” Le altre Lune sono sempre storie in rima che enfatizzano il divario tra i sogni e la realtà e l’autrice cerca in qualche modo di trovare la quadra. Antonella Festa in ogni Luna cerca di raccontarci qualcosa di noi proprio come una delle sue protagoniste, Marta la sarta, che confeziona abiti su misura “Un abito per dire chi siamo, ma anche cosa nascondiamo. Ma l’abito più caro e anche più raro, che non si indossa spesso, è quello di chi sta bene con sé stesso.”