Caro Giuseppe compare nipote
“Leo Brandi, il comico cafone”, edizioni Il Papavero, è l’interessante romanzo biografico di Leo Brandi, nome d’arte di Carlo Todini, nato a Napoli il 24 giugno del 1894 e morto a Napoli il 16 febbraio del 1959, scritto da Carlo Maria Todini nipote ed erede: condivide con il nonno non solo il nome, ma anche l’amore per il teatro e la vena artistica, caratteristiche che lo accomunano anche al papà Stefano che esordì in teatro con Eduardo De Filippo in “Miseria e Nobiltà” e fece parte per lunghi anni della compagnia di Luisa Conte al Teatro Sannazzaro di Napoli.
Leo Brandi, fu un eccezionale caratterista, conosciuto da tutti per il ruolo del “cafone” che dettava la lettera a Totò scrivano in “Miseria e nobiltà”. Nel suo tesserino identificativo, riportato anche nel libro, si legge che è iscritto alla Siae nel 1921 nella categoria rivista, con la qualifica di comico. Scrisse decine di macchiette, fu attore, cantante, comico, si occupò con grande successo di varietà e di avanspettacolo. “Rappresenta – scrive Franco Cutolo nella prefazione del libro, – quel mondo del teatro napoletano d’infinito valore, vuoi per il laboratorio naturale che conteneva in esso, vuoi per la sterminata quantità di gente che vi operava.”
Il libro, che si fregia in copertina di un ritratto realizzato dall’artista irpino Gennaro Vallifuoco, si compone di tre parti. La prima parte, romanzata e filtrata dai ricordi, racconta l’uomo, il padre, il nonno, con il suo particolare carattere, le sue emozioni e aneddoti divertenti ed è corredato da foto tratte dall’album di famiglia. La parte intermedia riporta interviste a personaggi di rilievo che ruotano intorno al mondo dello spettacolo che hanno avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo: Francesco Melidoni e Oscar Di Maio. La terza e ultima parte segue lo stile della saggistica ricostruendo la sua carriera artistica corredata di foto di scena che lo vedono accanto ai grandi attori dell’epoca, locandine e manifesti dei suoi spettacoli, vecchi articoli di giornali e documenti. “Leo Brandi, il comico cafone” non è semplicemente un libro, è l’identikit di un uomo che ha lasciato il segno nel panorama artistico partenopeo, travalicando anche i confini italiani. Leggerlo è accedere in parte a qualcosa di inedito e introvabile, un’opera indispensabile per gli amanti dello spettacolo e anche per gli studiosi della materia.